Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut
Notizie sintetiche su Marta Gierut
Marta Gierut è nata a Pietrasanta (Lucca) I l’11 settembre 1977 ed è deceduta per propria volontà a Massarosa (Lucca) il 30 agosto 2005.
Allieva del pittore e scultore Franco Miozzo (1909-1996), ha frequentato dapprima l’Istituto Statale d’Arte “Stagio Stagi” di Pietrasanta, quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara (discutendo nel 2000 una tesi proprio su Franco Miozzo, pur se nel corso degli studi aveva fatto altre tesi, ma assai ridotte, sempre sullo stesso artista, come dedicate al lavoro di Lorenzo Viani e di Giuliano Vangi), studiando altresì per un paio d’anni in ambito universitario a Firenze onde approfondire interessi etici e letterari.
Conoscitrice dell’opera dei vari Majakovskij, Van Gogh, Hesse, Giovanni Paolo II, Piero Bigongiari (al quale ha fatto nel 1995 una scultura-ritratto), sue opere sono state acquisite – tra l’altro – da: Museo dei Bozzetti di Pietrasanta (ove è stabilmente conservato il gesso originale della scultura del 2004 “Omaggio a Marco Pantani”); Museo della Resistenza del Comune di Stazzema; il Museo della Carta di Pescia; il Telesiamuseum di San Roberto; Museo Marco Pantani di Cesenatico; Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi; Comuni di Forte dei Marmi, Cascina e Calcinaia; Parrocchia di S. Antonio di Padova a Marina di Pietrasanta; Collezione d'Arte Associazione “Renesans” di Zamosc (Polonia) dedicata al poeta Boleslaw Lesmian; Raccolta delle stampe Adalberto Sartori, Mantova; Camp Darby, Tirrenia di Pisa.
Un'opera scultorea si trova pure nella Collezione di Pietrasanta della BCC/Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, e un'altra, sempre del gruppo d'opere “Omaggio a Piero Bigongiari”, è stata inserita nel 2017 nel patrimonio artistico del Gabinetto G. P. Vieusseux e collocata a Palazzo Corsini Suarez, sede dell'Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti”.
Sono diverse le pubblicazioni nelle quali sono suoi scritti o in cui ha collaborato, tra cui “Il Polittico di Sant’Antonio. Chiesa di Marina di Pietrasanta” (1999), Ed. Il dialogo, Marina di Pietrasanta; “Renato Salvatori. Il povero ma bello che volle farsi attore”, Bulzoni Editore, Roma 2007.
Tra i libri di Marta Gierut quelli editi dal Comitato che la ricorda “Camminando in un’Anima” e “In Franco Miozzo”, nonché l’E-book “La valigia. Trentacinque poesie” visibile su you tube, come di gran rilevanza il suo libro “Il volto e la maschera, poesie e opere” (Editoriale Giorgio Mondadori, Milano, 2012) avente interventi di Manlio Cancogni, Giovanni Faccenda, Rosangela Mura, Roberto Valcamonici e altri, attualmente conservata in varie Biblioteche pubbliche, soprattutto in Italia.
Se è da citare, nel gennaio/febbraio 2013, la sua simbolica presenza ne ““Gli scultori dello “Stagi”: opere del Museo del Bozzetti. Anteprima del 170° anniversario del Liceo Artistico “Stagio Stagi””, accanto ai vari Ilio Orsetti, Franco Miozzo, Giacomo Zilocchi, Leone Tommasi, Emilio Buratti e altri, non va obliata, nel febbraio/marzo 2013, la retrospettiva organizzatale dal Comune di Pietrasanta di concerto col Comitato Archivio artistico-documentario Gierut, a cura di Giovanni Faccenda, presso Palazzo Panichi, nel corso della quale sono state esposti un gran numero di suoi lavori grafici, scultorei e pittorici, quasi tutti sino ad allora inediti.
Notevole, come riconoscimento postumo, l’unanime conferimento, da parte della Commissione giudicatrice del Premio Carducci 2013 – presieduta da Alberto Bellocchio – della menzione d’onore alla memoria per il suo libro “Il volto e la maschera, poesie e opere” motivata “per le notevoli tracce con cui il suo talento di poetessa e d’artista versiliese ha segnato il suo breve e prezioso cammino”.
Il suo “Omaggio a Marco Pantani” (scultura/ritratto) è stato esposto nel settembre 2013 a Firenze, presso lo Storico Caffè “Giubbe Rosse”, in occasione dei Campionati del mondo di ciclismo su strada, con stampa di una cartolina commemorativa.
Suo è il monumento intitolato “Il volto e la maschera” posizionato nel febbraio 2006 in Marina di Pietrasanta (Lucca), lato via E. Pea, inserito ufficialmente nel “Parco Internazionale della Scultura” che ha tra l’altro lavori di Fernando Botero, Pietro Cascella, Novello Finotti, Jean Michel Folon, Franco Miozzo, Igor Mitoraj, Junkyu Muto, Viliano Tarabella, Marcello Tommasi, Maria Gamundi, Kan Yasuda www.museodeibozzetti.com).
Su di lei ha scritto – all’inizio del 2013 – Eugenio Borgna del quale si riportano alcuni stralci di una lettera inviata a Roberto Valcamonici: “(...) Ho letto le poesie di Marta Gierut con intensa commozione, e con arcana stupefazione. Sono davvero bellissime e strazianti, e l’ombra inespressa, una frase qua e là serpeggia, della morte volontaria le rende ancora più affascinanti. Si resta quasi storditi dai bagliori delle immagini, e delle metafore; e feriti dal fiume di dolore, e di speranze recise, che le inonda. Sì, le analogie tematiche fra queste poesie e quelle di Antonia Pozzi sono struggenti: nel loro comune destino di solitudine, e di dolore. (...) Queste sono le mie prime impressioni; ma sono poesie che è necessario rileggere, come farò, perché in esse mi sembrano stratificarsi emozioni complesse, e talora insondabili nel loro mistero. L’edizione è splendida: come sa fare l’editoriale Giorgio Mondadori. (...) Amo, come lei, la poesia, e quella di Marta Gierut non mi sarà possibile dimenticarla (...). In fotografia rivela, direi, un volto screziato da uno sguardo, e da una intensità espressiva, folgoranti, e lancinanti. (...)”.
Non meno interessante, tra i tanti qualificati interventi, quello di Milena Buzzoni che in 'Introspezioni', connesso al trimestrale genovese Satura – 30, 2° Trim. 2015 – s'è così espressa nel sintetico e intenso intervento titolato “Marta Gierut torna a Pietrasanta”, a proposito della retrospettiva tenutasi presso la Fondazione “La Versiliana” in Marina di Pietrasanta, estate 2015, con esposizione anche di foto che la raffiguravano: “... La sua opera così ricca e varia offre migliaia di aspetti per comporre la sua personalità: non abbiamo avuto bisogno di conoscerla perché lei si è lasciata scoprire attraverso ciò che ha scritto, dipinto, disegnato, scolpito.” (…) Quelle foto non ci dicono di lei nulla più di quanto svelino le poesie (e di vera poesia si tratta, come nota anche Manlio Cancogni, non di prove adolescenziali, di tentativi). Esse insinuano il disagio di un'attesa. Marta è immortalata proprio così, con quello sguardo, con quei gesti che sarebbero rimasti insignificanti se avesse continuato a vivere ma che sono diventati emblematici per la scelta che poco dopo avrebbe fatto: leggiamo in essi la sospensione di ogni altra funzione in vista di quell'epilogo, la preparazione, l'attesa appunto di quel destino. E il grande quadro posto sul fondo della sala intitolato “Un abbraccio è per tutti”, con le due figure che si stagliano a concludere il percorso, diventa il suo commiato, il suo modo di lasciarci ancora una volta con un atto di amore, estinto nel rosso e nel blu dei colori come in mezzo a braci che ardono”.
Una sua scultura è stata donata nell'aprile 2014 al cantante Andrea Bocelli nel corso dell'evento benefico “Arte per la Ricerca” organizzato a Forte dei Marmi (presso “La Capannina”) dall'Associazione per la Ricerca Neurologica (ARNo) e la medesima cosa ad agosto, stesso anno, al regista Dario Argento, sempre per l'evento con i medesimi fini “Arte per la Ricerca. La nostra Versiliana” a Marina di Pietrasanta (presso “La Versiliana”).
Documentazioni sull'attività di Marta Gierut si trovano nell’Archivio del Comitato che la ricorda, ovviamente in internet e presso le massime Biblioteche e in vari Archivi specializzati, inserite – tra l'altro – nel Catalogo d'Arte Mondadori da n°49 al n°54 (2018) e successivi sino al 2023, e nell'“Enciclopedia d'Arte Italiana/Catalogo Generale Artisti dal Novecento ad oggi” (2014 e seguenti), oltre che nel volume di Gabriella Pasquali e Lodovico Gierut “Donne di Viareggio e della Versilia... nel tempo”, Pezzini editore, Viareggio 2015, e in quello del 2015 intitolato “Tuscany Contemporary Art”, Vol.II, wfedizioni-Synersea (Walter Farnesi), Lucca.
Da rammentare che nel luglio 2014 il G. E. Cinquemarzo le ha dedicato una sala nel corso della mostra di gruppo “Battito Creativo” organizzata presso Villa Paolina Bonaparte per l'evento “Viareggio, la città del cuore di Shelley”, con esposizione di vari dipinti.
Presente in mostre di gruppo, quali – nel 2014 – “Artisti x Forte 100”, nel Fortino di Forte dei Marmi, come a Pietrasanta a Palazzo Panichi “30 anni. Museo dei Bozzetti”, mentre nell'aprile 2015 è da citare sia una sua scultura bronzea, “Maschera”, esposta nella Galleria “Exlibris” della Biblioteca Pubblica di Zamosc (Polonia) attinente la “Collezione d'Arte dedicata a Lesmian”, organizzata dall'Associazione “Renesans”, sia una incisione su marmo inserita nella Collettiva “La memoria dell'olivo” (Palazzo Mediceo e Fondazione Arkad, Seravezza di Lucca).
Una sua opera scultorea è stata inserita nella mostra/documento “Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio d'Arte” tenutasi a Pietrasanta a settembre/ottobre 2015 organizzata dal Comitato sorto per ricordarla e dai Comuni di Pietrasanta e Cefalù..
Nel luglio 2015 è stata fatta – nel decennale della morte – una retrospettiva a Marina di Pietrasanta (Lucca) – Fondazione “La Versiliana/Spazio Green House”, titolata “Poesie e opere” consistente in lavori grafici, sculture, dipinti e liriche, come varie foto che la ritraggono eseguite da Jesus Baker (Emanuele Bertoni) e Daniele Bertoni, contestuale ad un incontro ai “Martedì dell'Arte e del Pensiero”, stesso luogo ove la scrittrice Marilena Cheli Tomei ha analizzato sia le sue liriche, sia quelle di Antonia Pozzi. A tal proposito si riporta la “Lettera a Marta Gierut” che la stessa Cheli Tomei ha scritto nel giugno 2015:““La memoria è carta viva”: il tuo sentire e le tue parole, impresse sulla carta, strappate al silenzioso scrigno dell'animo, sono state artefici del nostro incontro. Tu eternamente giovane, ma dotata di una saggezza antica e io antica ma ancora giovane nell'animo perché sono stata travolta dalle emozioni dei messaggi che hai lasciato.
Non ci siamo conosciute personalmente, attraverso le tue poesie e opere mi sei entrata nel cuore e nella mente e ne hai preso possesso, sfiorando le corde di mille perché, suscitando emozioni profonde, ricordi tralasciati.
Mi piace questo surreale dialogo non legato ad occasioni o eventi ma ad un comune sentire, nato dall'incontro di due donne fra le pagine dei tuoi scritti: accomodati qui vicino a me, non abbiamo necessità di paesaggi reali, quelli evocati dai tuoi versi saranno il nostro ideale scenario.
Non occorre il suono della voce, le parole scaturiscono dai tuoi occhi immensi più che dalle labbra chiuse al sorriso.
Il tuo sguardo, come dicevano i poeti provenzali, possiede il dono di penetrare, catturare i miei occhi e avvincerli con fili invisibili per parlare senza voce umana.
Sai... fra le pagine dei tuoi scritti all'inizio mi sono sentita un'intrusa: i tuoi versi sembravano voler negare l'accesso al loro significato più profondo, come se si volessero difendere da una lettura superficiale, poi lentamente, quasi con circospezione si sono schiusi, lasciandomi penetrare nel loro segreto. (...)”.
La stessa Cheli Tomei ha dedicato a Marta Gierut un significativo intervento anche l'8 marzo 2016, inserito nel seminario di educazione di genere e organizzato dal Comune di Viareggio “Le donne nella società liquida: la rappresentazione femminile nei media tra linguaggi, stereotipie, metafore...”, oltre che durante la “Festa Mondiale della Poesia”, organizzata a Massa il 30 marzo 2016 dal Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo tra i Popoli.
E' dell'aprile 2016 la presenza sia nella Collettiva “Continuità. Testimonianze d'arte” presso lo Spazio Millennium in Pietrasanta con l'inserimento di un disegno, sia in quella titolata “Cave Apuane. Da Cardoso ad Arni di Stazzema, dall'Altissimo a Seravezza, a Massa e a Carrara”, con due opere grafiche e due liriche esposte al Palazzo della Cultura in Cardoso di Stazzema. Non mancano altre varie citazioni in spazi e momenti aggregativi socio-culturali.
Un suo disegno, oltre che essere stato la copertina del volume “Nel segno di Michelangelo. Attualità di un Genio”, è stato il simbolo dell'evento Wine Art Festival “Michelangelo, il Bacco e la Vite” tenutosi a Levigliani di Stazzema, nel mese di agosto 2018, mentre una versione della sua nota scultura “Omaggio a Piero Bigongiari” del 1995 è stata esposta presso Villa Bertelli a Forte dei Marmi nel corso della quarta edizione (2018) del “Premio internazionale Michelangelo Buonarroti” che tra l'altro premia annualmente con una sua opera scultorea una Associazione no-profit distintasi per finalità sociali.
Altre opere pittoriche, grafiche e scultoree, ma anche poesie, sono state variamente presentate nel 2019 nel corso di alcune esposizioni tra cui quelle intitolate “Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci. Un anniversario per due” e “Levigliani Wine Art” organizzate rispettivamente a Cardoso e a Levigliani di Stazzema, così come, nel 2020, a “Rotazioni d'Arte”, presso la Sala delle Grasce a Pietrasanta. Sempre nel 2020 una sua lirica intitolata “Parlare con Dio” è stata inserita nella Newsletter OWL n. 15 Luglio-Settembre della Biblioteca Apostolica Vaticana a pag. 10 sia in italiano che in inglese. Nel 2022 le è stata dedicata una intera sala nel corso della Rassegna internazionale di arte contemporanea “Il tangibile e l'immaginario” a Bene Vagienna (Cuneo) organizzata a cura di Roberto Borra e Alberto Bongini per l'Associazione Fly Art di Torino, così come sue opere sono state inserite nella grande mostra di gruppo “Fragments of life” a cura di Alberto Bongini e Alessandro Merlo nel Castello di Costigliole d'Asti accanto a lavori di molti artisti quali, ad esempio, Joan Mirò, Alberto Giacometti, Ezio Gribaudo, Anne Conway.
La sua attività è periodicamente rammentata in spazi giornalistici: tra i vari si ricordano, ad esempio, quello del 2022 sul quotidiano “La Nazione”; Fi, Cronaca Versilia 13.3.2022 con l'articolo “Il Piemonte omaggia le opere e le poesie di Marta Gierut”, nonché, su “Il Tirreno”, Li, Viareggio 9 aprile 2023 “Marta Gierut l’arte e la solitudine. Nelle sue parole i problemi di oggi”, seguito da altri. Nel mese di settembre 2022 è stato organizzato in sua memoria il Trofeo d’Arte “Città di Pietrasanta”, presso l’Alisei Golf & Country Pietrasanta, così come, l’11 del medesimo mese, il Comune di Pietrasanta ha ricordato la sua collaborazione del 2002 per la realizzazione del primo bozzetto marmoreo dedicato alle Vittime, negli Stati Uniti d’America, dell’11 settembre (attinente la scultura monumentale di Beatrice Fineschi posta in Piazza America, a Marina di Pietrasanta): in seguito, il 23 gennaio 2023 nella Base di Camp Darby, a Tirrenia di Pisa, sono state ufficialmente collocate le documentazioni artistiche relative a detta collaborazione e lo stesso bozzetto marmoreo “11 settembre 2001” connesso anche ai disegni specifici eseguiti dalla stessa Gierut, nonché foto e scritti.
È opportuno sottolineare che l’attivo Comitato sorto in suo ricordo, il quale aiuta nei limiti del possibile pure soggetti svantaggiati, organizza a Pietrasanta vari Premi, tra cui il “Premio Marta Gierut” consegnando borse di studio o altri aiuti economici ad Associazioni non finalizzate al lucro, sia riconoscimenti a persone che si sono distinte in ambito socio-culturale e del lavoro in genere (tra i vari nomi Vittorino Andreoli, Manlio Cancogni, Vando D’Angiolo, Florio Giannini, Achille Sicari, Franco Giuntoni, Hermes Luppi, Luciano Carnicelli), come “La memoria è carta viva”, assegnato, tra l'altro, a Dario Ballantini, Romano Battaglia (alla memoria), Umberto Guidi, Andrea Bocelli, Raffaello Bertoli (alla memoria), Ubaldo Bonuccelli, Daniela Poggi, Franco Martini (alla memoria), come quello titolato “Vivere con passione” che è stato dato nel 2018 a Claudio Sottili.
Impossibile, i nomi sono molti e assai sparsi, una elencazione totale di chi ne ha scritto per l’attività poetica e artistica; oltre a quelli già citati in precedenza molti sono in pubblicazioni sul suo impegno creativo, come in internet, e comunque se ne evidenziano alcuni: Dino Carlesi, Daniele Masseglia, Ubaldo Bonuccelli, Amedeo Lanci, Adolfo Lippi, Fabrizio Borghini (…). Da sottolineare pure, in ogni modo, che nel novembre 2022 le è stata organizzata una personale comprendente sculture, dipinti, disegni e poesie presso il Palazzo Mediceo di Seravezza in occasione della 7.a edizione del Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti”.
Inserita con un’opera nella mostra di gruppo “Arte a Vittoria Apuana”, Museo “Ugo Guidi”, Forte dei Marmi, 30.7-22.8.2023, come – con disegni, dipinti, scritti e foto – nella mostra “Diverso non è… Osservare la realtà diversa-mente”” tenutasi a Massa, presso il Museo “Ugo Guidi 2” nel settembre 2023. Nel 2024, per la “Giornata Mondiale della Poesia”, il Comitato sorto in suo nome ha organizzato a Marina di Pietrasanta un incontro pubblico durante il quale, assieme alla sua lirica “Parlare con Dio”, ne sono state lette altre di Alda Merini, Ezra Pound, Costantino Kavafis, Raffaello Bertoli, Mario Luzi, comunque l’attenzione sul suo percorso creativo è stato evidenziato in più occasioni e in vari luoghi, stante la sua presenza sia a Pietrasanta all’ex palazzo Comunale dal 20 settembre al 20 ottobre con la mostra di gruppo curata da Alessandro Tosi “Les joies du sport. Immagini ed emozioni dal ‘900” con la scultura che aveva realizzato in alcuni esemplari (terracotta e resina, con patine diverse) nel 2004 “Omaggio a Marco Pantani”, sia a Montignoso dal 22 al 29 settembre nel corso della collettiva a cura di Marcella Cardone “The Wold. L’arte oltre lo stereotipo” presso Villa Schiff-Giorgini, con opere (scultura-disegno-pittura-poesia), come a Forte dei Marmi, presso il Museo “Ugo Guidi” il 27 settembre, con la presentazione del libro curato da Silvia Landi a lei dedicato dal titolo “Marta con i contemporanei” nel quale sono inserite opere di Florence Antibrote Brandalesi, Alessandro Beltrami, Lorenzo Cassanelli, Roberta Faucci, Eleonora Lestrange, Arianna Lorenzin, Rocchina Marchese in arte Roky, Giovanna Morano, Pietro Serra, Fabiana Toffano.